Fernando Bordoni

1937

Nel 2015, l’artista Fernando Bordoni ha contribuito ad arricchire la collezione del Museo Civico Villa dei Cedri con una donazione di un centinaio di opere, per lo più lavori su carta. L’artista era già presente al Museo dagli anni 1990 in mostre collettive o nella collezione con singoli acquisti. La generosa donazione dell’artista, completata dalle opere già in collezione, permette di documentare un ampio arco della sua produzione artistica, dal 1961 ai lavori degli ultimi anni.

 

Le opere degli anni 1960, data d’inizio del suo percorso artistico, sono ben rappresentati nella donazione del 2015 e si avvicinano stilisticamente alla pop-art, con motivi ancora figurativi ed organici. Negli anni 1970, Bordoni abbandona questo primo slancio artistico per immergersi pienamente nella ricerca pittorica che da quel momento caratterizza il suo lavoro: l’astrazione geometrica. Nata all’inizio da sperimentazioni artistiche includendo impronte di pneumatici inchiostrati su carta, l’identità grafica dell’artista ticinese si sviluppa principalmente con una struttura geometrica regolare e rigorosa e una composizione dinamizzata attraverso l’uso dei colori, spesso sfumati. Questa articolazione si declina in un gioco infinito con i potenziali dell’astrazione, delle forme geometriche e del colore.

 


 

Biografia

Fernando Bordoni inizia la sua formazione artistica all’Accademia di Brera a Milano (1957-1962). Di ritorno in Svizzera, frequenta regolarmente gli atelier locarnesi di artisti ticinesi tra cui Carlo Cotti, Filippo Boldini e Remo Rossi. Qui ha anche l’occasione di incontrare Jean Arp, Fritz Glarner o ancora Hans Richter. In questo periodo prende la decisione di fare un viaggio in Europa allo scopo di scoprire e studiare quello che si fa nel campo delle arti visive.

Durante i primi anni di attività, il suo lavoro artistico viene riconosciuto e sostenuto dalla Borsa federale Svizzera per la ricerca pittorica (nel 1964, nel 1965 e nel 1966) e dal Premio nazionale di disegno bianco e nero città di Cantù (1967). Per quanto riguarda l’attività espositiva l’artista allestisce esposizioni personali soprattutto in Ticino, tra cui bisogna sottolineare quella della Pinacoteca Casa Rusca di Locarno nel 1989. Nel 2017 partecipa all’importante mostra del Kunsthaus Aarau “Swiss Pop Art”, primo studio complessivo della Pop Art in Svizzera.

 

Per approfondimenti si veda il sito www.sikart.ch

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